Il laboratorio sinfonico di Claudio Abbado
Angelo Foletto
29 maggio 2014 – ore 18
Ateneo Veneto, Venezia – Aula Magna
A cura dell’Istituto per la musica della Fondazione Giorgio Cini
Abstract
Nella progettazione interpretativa di Claudio Abbado la scelta degli ‘strumenti’ è decisiva. Gli interpreti, gli organici, le partiture, le edizioni critiche, gli strumenti e le modalità esecutive sono stati sempre selezionati consapevolmente, per ‘completare’ l’interpretazione. In mezzo secolo di attività direttoriale ufficiale tali strumenti si sono molto evoluti. Il gesto esecutivo – complesso e critico – ha sempre inteso conciliare riflessioni poetiche, maturità tecnica e consapevolezze testuali. Dietro questo laboratorio interpretativo ‘aperto’ si può leggere la singolare formazione musicale. Abbado è stato il primo direttore italiano del Dopoguerra a eludere il tirocinio direttoriale legato all’opera. È approfondendo la musica d’oggi e la letteratura ‘classica’ che ha acquisito sicurezza nell’affrontare il repertorio romantico. Partendo dal ripensamento dell’idea (e dell’orchestra) beethoveniana – Abbado è l’unico direttore del nostro tempo che ha portato a termine tre integrali discografiche sinfoniche, e con complessi idiomatici come Wiener e Berliner Philharmoniker – la sua riflessione si è riverberata su tutta la letteratura sinfonica precedente, e su quella derivata, Mahler incluso.
Video della conferenza
Prima parte, 15’00” – Ita / sub Eng
Seconda parte, 14’40” – Ita / sub Eng
Terza parte, 14’20” – Ita / sub Eng
Quarte parte, 11’40” – Ita / sub Eng
Quinta parte, 7’20” – Ita / sub Eng
Angelo Foletto, critico musicale di «Repubblica», è stato vicedirettore di «Musica Viva». Ha insegnato presso il Conservatorio di Milano e la Scuola Holden di Torino. Scrive su «L’Adige», «Suonare News», «Classic Voice» e altre riviste; collabora con media, teatri e istituzioni musicali. Ha scritto Carmen. Guida all’opera (Mondadori 1984), Carlo Maria Giulini (Edizioni San Paolo 1997) e Daniele Lombardi – Forse. Verso un autoritratto (Nardini Editore 2012). È presidente degli Amici della Galleria d’arte moderna di Milano, dell’Associazione culturale “Achille Foletto” di Ledro e, dal 1996, dell’Associazione Nazionale Critici Musicali.